Tab Article
La parola che ricorre più spesso in questa nuova silloge di Franco Frainetti è "silenzio" e non è una casualità, perché Il cielo in bocca è un dialogo che l'autore intrattiene, pacatamente, con il proprio silenzio. Silenzio come "humus poetarum", spazio in cui muoversi senza ferir nessuno. Queste poesie sono talmente leggere che sembrano sospirate, recitate attraverso persiane socchiuse, in momenti di docile sconforto e anche quando il poeta sembra avercela con qualcuno - ombra lunga della sua stessa paura - non riesce a inveire con una decisa e necessaria protesta, anzi, emerge una timidezza invincibile, assoluta.